Il sito archeologico Antica Norba, perché e come visitarlo

Il sito archeologico Antica Norba è tra quelle cose che visiti perché ci capiti per caso, non certo perché lo stai cercando. Eppure ti affascina.

Almeno questo l'effetto che ha fatto a me.

Ero di ritorno da una gita ai famosi Giardini di Ninfa (di cui vi parlerò presto) e volevo esplorare la zona. Appena all'uscita del parcheggio, un enorme cartello indicava il sito archeologico Antica Norba. 

Ho messo la prima e sono partita.



Norba, la storia di una città

Norba è tra quelle infinte città laziali che possono raccontare una storia secolare. Forse è stato questo ad avermi catturato una volta arrivata alla vetta del sito archeologico.

Andando con ordine: le fonti narrano che Norba fu fondata per costruire una rocca forte nel territorio pontino nel V secolo a.C.

Esigenza rispettata dal momento che la città domina la pianura Pontina dall'alto.

Sempre le fonti antiche narrano che, già facente parte della Lega Latina che aveva combattuto contro Roma, nella lotta tra Mario e Silla, nell'81 a.C., Norba scelse di schierarsi dalla parte sbagliata. Una volta accerchiata dalle truppe di Silla, gli stessi abitanti decisero di porre fine all'esistenza della stessa città bruciandola.



Norba antica, una città fortezza

Stando agli scavi svolti a partire dall'inizio del Novecento, il panoro sul quale sorgeva la città fu rafforzato da mura possenti. 

Lungo di esse si aprono ben 4 punti strategici: porta Maggiore, Porta Ninfina, Porta Serrone di Bove e porta Signina. Mentre l'interno della città era divisa in Acropoli Maggiore e Acropoli Minore.

Per avere informazioni molto più dettagliate sull'antica città e la sua conformazione antica leggi qui.


Sito archeologico di Antica Norba, come arrivarci

Personalmente, ho fatto prima un giro nella piccola cittadina, oggi nota come Norma: visitabile il centro storico caratteristico con un'unica chiesetta nel suo centro dedicata a Maria.

Diversi passanti, disponibili e gentili, ci hanno indicato dove parcheggiare, essendo il centro esclusivamente pedonale e regolato da un semaforo. 

Il giro in centro non è stato molto lungo e, ripresa la macchina, arrivare al sito archeologico non è stato difficile. Al bivio tra centro e sito archeologico è bastato seguire il cartello.

Guarda la mappa

Dotato di parcheggio interno è accessibile senza obbligo di prenotazione o pagamento, a meno che non sia richiesta una guida.

Noi ci siamo incamminate a piedi e non sapevamo davvero a cosa stessimo andando incontro perché, purtroppo, il sito sembra quasi abbandonato. Una volta arrivate in cima però la vista è stata mozzafiato e l'atmosfera completamente surreale.

Il silenzio è stato il nostro unico amico - vuoi l'ora, vuoi la poca gente ancora in giro - abbiamo goduto dei rumori di una natura incontaminata camminando tra le vecchie strade e attraversando le piante quadre di quelle antiche case e luoghi sacri.

Una volta in cima è subito chiaro comprendere perché fosse considerata un avamposto strategico. 

La vista dall'alto sulla collina è da togliere il fiato - e il tramonto ha sicuramente aiutato.





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