L'esperienza sensoriale della lettura

Ci sono momenti della giornata in cui preferiamo un'attività piuttosto che un'altra. 

La lettura è una di queste.

E, allora, mi sono interrogata chiedendomi, più e più volte: esiste un rito perfetto per leggere un libro?



Non ti lascio con la suspense. Ti dico subito che un rito perfetto, vuoi o non vuoi, non esiste. Ciò che invece posso dirti è che possiamo rendere il momento della lettura il più piacevole possibile. 


Un'esperienza.


Potresti andare al parco, metterti su una panchina al sole e godere di pagine di vita e vitamina D. 

Potresti mettere della musica in sottofondo e lasciarti inebriare dalla lavanda sprigionata dalle candele accese mentre leggi quella scena d'amore che stavi a spettando da due giorni.

Potresti persino metterti in veranda con il tramonto dinanzi e lasciarti trasportare dall'ora più bella ma, lo sappiamo tutti, il rito perfetto consiste semplicemente nel trovare un libro che ti appassioni e ti permetta di immedesimarti in esso. Devi entrare in empatia con i sui personaggi, amarli o odiarli non è quello l'importante. 


Devi ritrovare in essi valori comuni. 


In poche parole, i passaggi per rendere perfetta la lettura sono:


La scelta del libro

Se sei un lettore seriale non ci fai più caso ma l'intero iter di lettura parte da questo singolo momento: la scelta. 

Come tutto, anche i libri devono attrarre la nostra attenzione. A portarci verso di lui possono essere i colori vivaci o l'immagine che spicca in copertina, la trama o semplicemente la scrittrice. 

A essere importante non è il cosa ma che tu lo stia stringendo tra le mani.


 La lettura

Quando entri in contatto con le prime pagine di un romanzo non è sempre scontato che ti catturi. Non sono propensa al continuare una lettura per ostinazione ma non sono neppure per il lasciarla prima di entrare nel fulcro perché, delle volte, il libro è un diesel: ha bisogno di carburare prima di rapirti completamente. 

Devi dargli il tempo di mostrarti i suoi punti forti, ma soprattutto di farti entrare in sintonia con i personaggi. 

Se il libro permette di amare o, ancora meglio, non tollerare qualcuno dei suoi personaggi significa che ha fatto centro. 

Devono farti entrare nella storia con loro, considerali come i tuoi vicini di casa. 

Non deve esistere quella barriera tra libro e lettore. Non deve. Solo così si può essere sicuri di aver scelto un buon libro. E averne goduto a pieno i benefici.


Il senso di abbandono


Personalmente, è la parte che meno amo dell'immergermi nel momento di lettura compulsiva. Non mi stacco per ore o persino giorni dalle pagine di un romanzo fin quando non mi rendo conto di averne girato l'ultima. 

Quel senso di abbandono che ti assale non appena ti rendi conto di non essere più la Milly Stanford della situazione ti fa sentire persa. Eppure, è solo in quel momento che ci si rende conto di aver letto un libro appassionante.


Detto ciò, posso affermare con sicurezza che non esistono rituali perfetti perché, anche accompagnandolo con una bevanda calda, una coperta e luce soffusa, non cambia il fatto che sono i tre cardini sopra descritti a garantirci una lettura appagante.

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