Libri sul comodino #7 - Ma le stelle quante sono

Oggi torno con la rubrica dedicata ai libri o forse essendo estate dovrei dire più la rubrica dedicata alle letture d'ombrellone. E oggi vorrei proporvi un libro perfetto da leggere mentre perfezioniamo la nostra tintarella.



Titolo: Ma le stelle quante sono
Autore: Giulia Carcasi
Editore: Feltrinelli
Pagine: 232
Data di uscita: 14 aprile 2005
Prezzo: 8,00 €


Qualche tempo fa mi è capitato tra le mani un romanzo di Giulia Carcasi, un'autrice che non conoscevo ma non mi è dispiaciuta affatto.

In breve la storia racconta lo sbocciare dell'amore tra due compagni di classe arrivati all'ultimo anno di liceo, Alice e Carlo. Tra alti e bassi i due, che non sanno nulla di cosa significhi l'amore, riescono a far sbocciare la loro storia dopo aver commesso degli errori che li hanno allontanati. L'errore di Alice si chiama Giorgio, quello di Carlo è Ludovica.

La trama in realtà non è nulla di particolare; intrighi e drammi sono al margine del racconto. Una storia delicata fatta di sms, dolciumi, risate, primi amori, scuola, amicizie e motorini. A fare da sfondo ad Alice e Carlo è la Roma più bella. Quella in cui si passano pomeriggi assolati sdraiati al laghetto dell'Eur o a mangiare un gelato da Palombini; una Roma che forse non esiste più, una Roma degli anni 2000 che ho vissuto e ancora la ricordo nel cuore. Sarà anche per quello che mi sono sentita particolarmente a mio agio nell'ambientazione del romanzo, non dovevo immaginare, non mi dovevo nemmeno sforzare, bastava semplicemente ricordare. Ho vissuto, forse in età più tenera rispetto ai protagonisti, quei luoghi che mi hanno permesso di empatizzare meglio con il racconto e con gli stessi Alice e Carlo.

Il tutto fila liscio con qualche sbalzo temporale ma perfettamente in linea con la modalità di scrittura. Forse questo è ciò che resta più impresso. Non è la tipica scrittura del romanzo, è una fusione tra vecchio e nuovo, lenta ma veloce al contempo, dolce e delicata. Citazioni che restano nella mente e non appartengono solo alla gioia di quell'amore che si vive solo a diciotto anni.

Altra particolarità del romanzo è il doppio punto di vista dei protagonisti, prima di Alice e a seguire quello di Carlo. Non sono mai stata propensa al cambio di prospettiva, nonostante sia interessante vedere quello che succede nelle menti di tutti i personaggi, trovo che interrompa l'adrenalina portata dalla lettura ma in questo caso l'ho trovata un vero ostacolo. Perché non sono i capitoli ad alternarsi ma bensì una volta finito il racconto di Alice, che rimane anche un po' sospeso nel finale, ricomincia a metà della storia già letta il racconto di Carlo che, sebbene abbia alcune diversità, è comunque la stessa storia letta poche pagine prima e dunque è stato il mio unico punto a sfavore. Per il resto è un assolutamente consigliato.

Sognatore, leggero, veloce e romantico ma non troppo: questi sono gli aggettivi che userei per descriverlo.

Qualcuno lo ha già letto? E' nella vostra lista di letture? Fatemi sapere, ragazzi!

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