Atene - un weekend nella città che ti sorprende
Forse con mesi di ritardo ma ‘meglio tardi che mai’, no?
Oggi, vi voglio raccontare del mio viaggio ad Atene. Meta insolita per molti,
me ne rendo conto eppure, culla della civiltà, la Grecia mi ha sempre
affascinato e non a caso questa è la mia terza visita nel paese di Aristotele.
Alcuni si aspetteranno di sentirmi dire che sono rimasta
delusa, che si vede che il paese è in crisi, che Atene è lontana anni luce da
quelle che possono considerarsi città europee invece mi sentiranno spendere
solo parole d’elogio, perché si…a me Atene è piaciuta, pure tanto.
Ho una strana classifica di preferenze di capitali che ho
amato e devo dirvi che Atene ha fatto una scalata superandone molte, come
Berlino – dove già in questo blog ho raccontato come non mi abbia entusiasmato
particolarmente.
Appena arrivati all’aeroporto greco abbiamo semplicemente
sceso una scala e atteso la metropolitana che ci avrebbe portato direttamente
in hotel, a piazza Syntagma. Il biglietto da/per l’aeroporto ha un piccolo
sovrapprezzo rispetto a quello normale ovvero
8 euro, mentre la corsa giornaliera viene 4 euro. Arrivati al nostro Pan Hotel – che consiglio
assolutamente per posizione, cortesia, pulizia, prezzo…insomma per tutto! Essendosi
fatta l’ora di pranzo ne abbiamo approfittato per assaporare un po’ di cucina
greca che nelle isole che avevo visitato era stato difficile assaggiare
davvero; tanta fila e tanta gente da Greco's Project ci ha invogliati ad
entrare. Personale gentile e incline alla chiacchiera, inoltre appena siedi a
tavola ti portano una bottiglia d’acqua che non va nel conto finale ed il dolce
è offerto dalla casa. Inutile dire che in tre giorni solamente una volta lo abbiamo sostituito. Pranzi e cene ricchissimi, con tanto di grappa
della casa, con un conto finale da lasciarti il portafogli intatto e la pancia
stra borda.
Purtroppo il primo giorno ha fatto un tremendo acquazzone il che
non ci ha permesso di iniziare a girare per i siti turistici dunque abbiamo
fatto un giro nel quartiere confinante, quello di Plaka.
Questo è uno dei più
antichi quartieri della città, una perfetta mediazione tra la città nuova e la
città antica dal momento che si estende fino ai piedi dell’Acropoli. Una lunga
passeggiata tra queste vie mi ha fatto apprezzare ed anche innamorare di questa
città, capitale unica ed insostituibile della cultura, con le sue vie strette e
piene di vita, colme di negozi di souvenirs e i suoi palazzi bianchi dalle
porticine azzurre, la gente allegra ed i caffè e piccoli ristoranti…i suoi
scorci. Non riesco a descrivere la bellezza dei suoi scorci sull’antica
capitale ellenica, quasi poetici. Forse gli scrittori non esageravano nell’esaltare
i suoi paesaggi.
Il giorno successivo ci siamo alzati di buon’ora e, dopo una
colazione abbastanza ricca finita a cucchiai di yogurt greco e cereali, ci
siamo avviati verso la nostra meta principale: l’Acropoli.
Il tempo non è stato dei migliori difatti, nella speranza
che nel mentre spiovesse, siamo andati per prima cosa al museo dell’Acropoli
nel quali vi sono esclusivamente materiali rinvenuti nella stessa. L’area è
molto vasta ed essendo alle pendici dell’Acropoli ad ogni angolo si possono
scorgere visuali sempre diverse della stessa e del Partenone che capeggia la
collina. Al suo interno si può ammirare, attraverso l’apposito percorso, l’evoluzione
dell’arte greca ed in particolar modo della scultura, tanto che al suo interno
si possono ammirare diverse opere famose.
Finito il tour nel museo il tempo ci assistito facendo
addirittura uscire qualche timido ma caldo raggio di sole che ci ha aiutato
nella salita per l’Acropoli. Una delle più rappresentative acropoli della
Grecia, questa si eleva in modo da guardare dall’alto sia la città nata alle
sue pendici sia il mare – il Pireo - che di estende dall’altro lato rispetto al
resto della città, era conosciuta anche come Cecropia, in onore del re
leggendario, mezzo uomo e mezzo serpente, di nome Cecrope primo re della città.
In cima si trova il Partenone, così maestoso che tutto insieme non si riesce
nemmeno a guardarlo. Nato come templio, in stile dorico, in onore della dea
Atena. Noto come la più antica, duratura ed elevata qualità di costruzione di
tutta la Grecia nonché ultimo simbolo della democrazia ateniese ancora in
piedi. Forse qualche foto riuscirà a parlare molto più di quanto non potrei
fare io; a volte bisogna semplicemente guardare e rimanere in silenzio, senza
pensare.
Abbiamo deciso poi di continuare il nostro giro attraverso i
bus tour e abbiamo girato l’intera città godendo della guida che ci spiegava
cosa stavamo guardando; abbiamo visto l’arco di Adriano, l’Agorà, l’antico
stadio Panathinaiko, il quartiere di Monastiraki famoso per il suo mercato delle pulci. Un
quartiere colorato, multietnico e coloratissimo un tempo era il cuore del
ottomano della città e lo si nota subito per le antiche ex moschee e qualche
bazar. Siamo stati al tipicissimo e buffo cambio della guardia al Parlamento e
poi abbiamo girato e ci siamo rilassati all'interno dei giardini parlamentari.
Sono arrivata ad Atene con un’idea sbagliata, pensavo che in
un paese segnato dalla crisi questo pesasse e si facesse sentire anche sul turista
ed invece ho trovato un grado di civiltà anche superiore a quello che trovo
nella mia stessa Roma. Per strada sono stati tutti sempre gentili e sorridenti
pronti ad un consiglio anche quando non era chiesto, alla minima domanda; ci è
capitato che l’autista di un bus che non dovevamo nemmeno prendere ci ha messo
in guarda da alcuni ladruncoli che si trovavano dietro di noi dicendoci di non
dargli corda e non perdere di vista le nostre borse. Ho trovato rispetto tato
che sui bus nessuno entrava dalle porte posteriori ma dall’unica porta dove si
trovava la macchina per vidimare i biglietti e, sotto la metropolitana, non
erano presenti nemmeno i tornelli per accedere ai treni eppure non mi è
capitato di vedere evasori. Una città viva, almeno in centro, nessun locale era
mai vuoto a nessun’ora del giorno o della notte. Il culto della tavola imbandita
e quattro chiacchiere ci è molto vicino e…certamente, arrivati nelle zone più
popolari la differenza si vedeva ed anche tanto, quasi al punto di mettere
timore al turista che non conosce o vive la zona.
(Un video che ho creato per farvi vedere un po' di ciò che ho visto io)
Io l’ho amata, fino ad ora la Grecia non mi ha mai deluso e
se dovessi consigliarla come meta vi direi: assolutamente SI!
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