Domenica sulle rive del lago del Turano

Approfittando ancora del bel tempo che ci assiste, sono stata, qualche domenica fa, in un borgo laziale nella provincia di Rieti, Castel di Tora e ho ammirato i bellissimi riflessi di un tramonto sull'acqua del lago del Turano.


Non siamo partiti da casa di buon'ora questa volta, ce la siamo presa con calma e arrivati sul posto, intorno a mezzogiorno, abbiamo fatto una piccola passeggiata per il delizioso borgo di Castel di Tora. E' incredibile quanto, alla fine, ogni paese si somigli. Castel di Tora nasce nel 1030 circa e nasce su una delle sponde del Lago, costituito da una vecchia fortezza, un paio di Santuari e una bellissima fontana, chiamata del Tritone al centro della piazza. Ogni angolo del borgo, che si trova in perenne salita, si affaccia sull'acqua dolce  ed addirittura figura nelle guide come uno dei borghi più belli d'Italia. Effettivamente è molto bello, suggestivo tanto da sembrare ancorato ad un passato medievale, una parentesi che ti lascia fuori dal mondo. Gustare il silenzio con le orecchie e con la mente è quasi una cura per il corpo, per coloro che sono abituati a vivere tra sirene e chiasso cittadino. Avrei voluto fotografarne ogni angolo. 


Porte basse ancora in vecchio stile, quasi fossero quelle delle stalle, panchine ad ogni angolo di strada, fumo che esce dai camini, terrazze e piccoli giardini. Poche le persone in giro, quello probabilmente per l'ora tarda, molto vicina al pranzo; odore di pane nei vicoli intorno al panificio. 


Bambini che trasportavano sedie da una casa all'altra, o che con un piatto in mano a anche una pagnotta si dirigevano verso casa o da parenti, amici. 


I colori però non erano allegri, l'autunno gli donava particolarmente, faceva contrasto con le porte, con i muri in pietra, quelli delle case di una volta. Mi ha fatto tornare bambina, alle domeniche passate dalla nonna. 


Finito il giro per il paese, che non è durato moltissimo viste le dimensioni del luogo, ci siamo diretti verso uno degli agriturismi di zona. Abbiamo, anzi ho scelto, una vecchia taverna "Il Vigneto" . Appena entrati mi sono un po' pentita della scelta perché nessuno ci ha accolto, dato retta, dato un tavolo e dopo nemmeno sparecchiato; abbiamo dovuto chiamarli più volte solo per avere la tavola sistemata. Il menù è ristretto, questo perché tutto proviene dal loro orto; tutto fatto a mano. Una volta iniziato a mangiare, le riserve sono andate via. 


Un cibo ottimo per un prezzo davvero modico perciò, se vi trovaste in zona o siete interessati a visitare l'area, ve lo consiglio assolutamente. Almeno per queste stagioni, dove il tempo non permette di sostare sulla riva del lago e fare un pic-nic come era l'idea iniziale. Però abbiamo trovato diversi camper in sosta nella zona.


Insomma, una domenica autunnale diversa, senza sagre della castagna o della polenta, alla scoperta dei borghi che il Lazio ci concede di ammirare.







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