Passione di una vita

Forse questo post è un po' personale ma, il bello di un blog deriva anche da questo. Posso parlare con voi, amici lettori, di spaccati quotidiani, di pensieri e non solo dell'ultima puntata del mio telefilm preferito o del ristorante in cui sono stata sabato sera. 


Nella vita i miei genitori mi hanno ripetuto una cosa fondamentale "Non devi guardare mai gli altri".
Camminare con le mie gambe è sempre stato il mio modus. Ricordo quando tornavo a casa con un voto più basso di qualche mio compagno e dicevo "ma ha risposto meno di me e ha preso di più" quella frase urlava nel grande salotto di casa ed il rimbombo mi rincorreva fino in camera, dove chiudevo la porta e potevo sentirla infrangesi sul legno. Mai una giustificazione, mai nulla che potesse sollevarmi da quelle ingiustizie che un bambino e poi uno studente vedeva. Sono cresciuta sapendo riconoscere la linea tra il cavarsela da soli ed il saper capire quando arrivava il momento di chiedere aiuto. Un insegnamento sacrosanto questo, che darei ad ogni bambino, soprattutto oggi. 

Ho imparato a guardare gli altri - senza invidia quanto con ammirazione - solo laddove fossero stati più bravi di me, più capaci di me, per imparare. Mia madre mi diceva sempre, "non guardare mai chi va come te o peggio di te, guarda sempre quelli che i voti li prendono più alti di te". Ed ho iniziato a fare così. Ho sempre guardato più in alto perché la vetta è sempre stata la mia meta. Sono diventata una studentessa quasi modello, nonostante gli intoppi avuti, ho persino alzato il tiro nelle materie scientifiche, soprattutto in matematica, nonostante non mi fossero mai piaciute. Nella vita ho sempre guardato con ammirazione quelle persone che rappresentavano ciò che più avrei voluto essere e ho lavorato sodo per diventare, ad oggi, qualcuno di cui vado fiera. Non ho mai cercato le scorciatoie. 

Non sopportavo quando mi venivano date giustificazioni laddove non le meritavo e nelle raccomandazioni non ho mai sentito la mia strada fortunata. Non sono perfetta anzi, di difetti penso di averne in quantità superiore ai pregi ma di una cosa sono certa, non ho bisogno di confondermi nel gregge se il mio obiettivo è sempre stato la vetta. Voglio essere brava in qualcosa e quel qualcosa l'ho trovata nella scrittura.

La scrittura è il mio rifugio dal mondo, è la mia medicina per tutto. Ogni problema, ogni insicurezza sembra sempre più piccola dopo aver preso carta e penna e aver scritto un racconto. Non so come questa passione sia nata né quando ma ricordo le spinte di mio padre nel far leggere a qualcuno ciò che scrivevo o le incitazioni della mia professoressa del liceo a continuare il mio famoso romanzo ma non li ho mai ascoltati. E' qualcosa che mi mette a nudo e la paura dell'esposizione è sempre stata più grande del sentire i riscontri. Poi ho trovato il coraggio. Ed eccomi qui oggi, a parlare senza freni, dando sfogo ai miei pensieri senza paura. 

Ho imparato che bisogna sempre difendere ciò in cui si crede, ciò che ci piace tanto che senza ci sentiamo annichiliti, senza forze. Non permettete a nessuno di dirvi che quello che fate non è frutto del vostro sforzo o della vostra pura passione quando questo non è vero. Non permettete a nessuno di mettersi tra voi e il vostro obiettivo tentando di farvi retrocedere ma soprattutto, non peccate mai di superbia. L'umiltà sarà un po' lenta ad ingranare ma è quella che ci fa arrivare più lontano.

Commenti

  1. Bellissimo articolo cara "Quella ragazza" ! Grazie per averlo condiviso. Baci 😊😘

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    1. Grazie a te per averlo letto! :) La tua passione di una vita, qual'è?

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  2. io adoro ascoltare.. e quando capita che "presto" la mia attenzione, rischio a volte che alcune persone se ne approfittino e mi trovo un po' in imbarazzo, perchè magari sono a lavoro oppure si va a cadere in argomenti personali e nonostante la mia attenzione nell'ascoltare, non era mio intento voler passare a livelli confidenziali più intimi.
    d'ogni modo, anche se succede, poco importa. ascoltare per me è bello quanto leggere con la differenza che la lettura è spesso elaborata o rielaborata. ascoltare invece è leggere un impulso (questa me la segno :P ) di vita.
    infine quando ascolto, spesso mi concentro a tal punto da (così mi è stato detto) sembrare davvero serio.. in realtà magari sto pendendo dalle labbra di qualcuno. eheheh :)

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