Hosterie, una cena nella periferia romana

Lo scorso fine settimana è stato abbastanza frenetico. Ho lavorato, come faró sempre, fino alle 20.30 e nonostante la stanchezza e la pioggia ed il freddo che si era tirato su, il mio abbigliamento poco adatto ho deciso lo stesso di uscire con due amici. Per una volta non ho dovuto prendere in mano la situazione, l'iniziativa era stata presa da loro e mi sono lasciata semplicemente condurre mentre sprofondavo la stanchezza nel sedile posteriore dell'auto. Ad essere del tutto onesta un pelino di paura mi é venuta quando mi é stato chiesto: "Ale, ti piace il cibo strano?" Strano, che?! Cosa significa?  Fa da sé che ho iniziato a temere il peggio e invece mi sono ritrovata in un locale molto carino nella periferia romana.



(Foto ufficiale della pagina facebook del ristorante)

Vivendo io stessa in periferia so quanto si è diffidenti verso alcuni locali che non sono targati "Roma in" e per gli stessi lavoratori diventa duro farsi strada in questa mentalità abbastanza ottusa. Se bisogna girare Roma in lungo e largo alla ricerca del locale cool facendo una collezione infinita di fallimenti epocali, il resto di noi continua imperterrito ad ingurgitare catrame pur di non spostarsi in quello che, erroneamente, considerano il fuori città. Comunemente nascosto dietro un "fino laggiù?" Oppure "Tutta quella strada? Ma ti pare!".


Hosteria cosí é (se vi pare) é un ristorante shabby che non ha nulla da invidiare ai Parioli se non la location non proprio  centralissima, si trova in zona Ciampino.

Un ristorante che mischia il viola con l'argento, che cerca il connubio tra classico e moderno, tra il gustoso da assaporare e il  bello da vedere. Un ristorante che fa rivivere i sapori della Sicilia con ricette nuove. 

Personalmente ho assaggiato dal menù un antipasto di salmone marinato alla barbabietola servito con finocchi julienne e veli di mela verde, dal sapore leggermente forte all'inizio al quale ci si abitua facilmente. Come primo ho mangiato dei classicissimi gnocchi alle vongole veraci e salsa al pecorino e basilico ed infine ho assaporato una coppa di tiramisù con una ricetta del mascarpone leggermente rivisitata, ci ha detto la cameriera, così da renderlo molto più leggero; ed effettivamente era vero. Ogni volta affondavo il cucchiaio in un composto di nuvole, unica pecca é stato il savoiardo affogato in un caffè-acqua che mi ha decisamente rallentato la via verso il paradiso del palato.



Se vivete nella periferia attorno a Via Giuseppe Spada, 2 ve lo consiglio vivamente. Mi sono trovata molto bene anche per la cordialità e disponibilità di chi sta al servizio. Merita, almeno una prova consiglio di farla.

Ps: Lo consiglio anche a quelli che di zona non sono, eh!


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