ArrowMania, "Oliver Queen is gonna save this city"

Finalmente sono riuscita a guardare la puntata in tempo reale e a fare una recensione in tempi relativamente brevi, mi sento un po' come disse Felicity "come i vecchi tempi"


Non so se è il caso di fare da subito la guastafeste, ma forse se ci togliamo prima il dente il resto risulterà meno doloroso: dò un sei scarso a questa puntata ma per un motivo semplicissimo, non amo particolarmente quando l'azione della trama principale viene messa da parte in questo telefilm, la rende meno dinamica e quindi risulta essere più lunga, leggermente più 'noiosa' del solito ma questo fa parte di Arrow, lo sappiamo. A parte questo la puntata nel complesso è stata bene articolata e soprattutto diversa perché ha affrontato alcuni nodi che dall'inizio sapevamo sarebbero dovuti venir fuori, alcuni addirittura ci hanno messo stagioni intere per essere menzionati. Diversa anche perché è stata piena di luce. Noi siamo abituati a vedere un Oliver cupo, che a mala pena arriccia l'angolo della bocca, mentre adesso è un buon complice di Felicity, ironico, come tutti i personaggi, ma soprattutto non è la negatività verso una città che, nonostante gli sforzi, non può essere salvata bensì la speranza. Un cambiamento fondamentale.

Finalmente Oliver dice ai suoi amici/compagni contro il crimine di voler diventare sindaco ed il poverino non viene preso sul serio nemmeno per un momento, senza contare che quei furboni degli autori ci hanno praticamente detto che Thea sa della futura proposta che il fratello vuole fare a Felicity e stava per incasinargli tutto. Praticamente all'inizio abbiamo uno scenario tutto nuovo, Oliver positivo che, in questa positività, si aspetta il supporto degli altri che invece lo deludono un pochino e tira fuori un pizzico di ironia che aveva represso per anni. Molto importante e particolarmente toccante - mi si è davvero stretto il cuore - quando Oliver parla con Lance di tutta la situazione Damien. Che il signorino Queen avesse sempre cercato di fare breccia nel cuore di Quentin era cosa ovvia dalla prima stagione. Diciamo anche che Lance non ha mai guardato oltre che il ragazzino viziato che gli ha 'ucciso' la figlia ed Oliver, per perdonare sé stesso in primis, cercava la benedizione di quest'uomo, cercava disperatamente di colpire lui per sentirsi finalmente l'uomo che credeva e voleva essere diventato. Ci era riuscito, poi Lance riesce a prendersela facilmente con lui per ciò che succede a tutti e tutto e quindi il loro rapporto si era incrinato di nuovo fino a questo momento, dove Oliver capisce che davanti a lui ha un poliziotto, forse corrotto, non più l'uomo integro e migliore di lui che tanto predicava di essere e mette in dubbio le sue scelte, come quella di diventare sindaco perché è stato proprio quell'uomo a fargli da musa ispiratrice, era stato Lance ad aprirgli gli occhi ad uno scenario nuovo che non aveva mai preso in considerazione fino a quel momento, anche se già nella seconda stagione vediamo un goffo tentativo di Oliver di fare qualcosa per la città come cittadino e non solo come Arrow. 


Non tanto d'effetto è stata tutta la storia Lance e figlie, mi sembrano sempre trame così trite e ritrite che bho, è come se gli autori non abbiamo nulla di meglio da dirci su questi personaggi e la cosa, dopo quattro stagioni, inizia a diventare davvero irritante tanto che non apro nemmeno il capitolo Laurel perché mi pare superfluo. anche se trovo l'interpretazione della Lotz fantastica, come sempre del resto; quest'attrice riesce a rendere intense anche scene piccolissime. Finalmente abbiamo saputo per quale motivo Lance si sia alleato con il cattivo di stagione e quanto se ne sia pentito - certo mi aveva stupito la cosa ma che si fosse presentato inizialmente con buone intenzioni è quello che avevo pensato anche io, a mente fresca - dunque adesso Lance fa il doppio gioco e qui inizio a pensarlo come un possibile candidato per quella tomba, anche pensando alle parole che abbiamo sentito nella premiere.


Come Felicity, rifacciamoci gli occhi - grazie salmon ledder! Lei è stata davvero una colonna portante in questo episodio, ha mantenuto alta la bandiera del sorriso in una puntata troppo 'piatta'. Sembra essere tornata quella delle prime stagioni e mi piace tantissimo, senza parlare del fatto che questa nuova amicizia, perché di amicizia si sta parlando, con Curtis inizia a destarmi parecchia curiosità. Un bel personaggio quello che stanno costruendo al momento. E, per quanto mi dispiaccia vederla in lacrime, siamo arrivati ad un punto che prima o poi avrebbe dovuto affrontare, la morte - o  meglio presunta morte di Ray.


Personaggio rivelazione di questa 4x04 è stata senza dubbio Thea che dopo alcune esitazioni iniziali supporta il fratello al 100%, anche quando inizia a non crederci più nemmeno lui e questo nuovo aspetto - dico nuovo perché non lo avevano mai presentato a noi povere anime in pena - mi ha colpito facendomi rivalutare un po' il suo personaggio - infondo questa stagione parla di speranza, no?

Dunque nel finale abbiamo questo quadretto tutto nuovo di alleanze che vorrei capire meglio.
Voi che ne pensate? Questa puntata vi è piaciuta?

PS: Sbaglio o il cattivone di turno ha detto di essere padre?

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