Se fosse per Google starei vivendo la mia 23456esima vita

Parto con il dire che io sono una di quelle che la spesa non la fa al supermarket ma in farmacia. Gli scontrini che colleziono pieni di antibiotici e cure di ogni tipo non ho più modo di contarli sulle dite delle mani ma nemmeno su quelle dei piedi, andiamo proprio fuori ogni schema possibile. Sarò ipocondriaca, avrò mille problemi...questo non ve lo so dire - anche se un flag sull'affermazione "Ce le hai tutte te" ce lo metterei ad occhi chiusi - ma ammettiamolo, chi di voi non ha mai cercato i sintomi di qualsiasi cosa, anche della banalissima influenza, su nostro amato motore di ricerca e non si è dato per spacciato? Io, l'ho fatto.


Stando a Google al momento dovrei essere alla mia 23456esima reincarnazione del mio spirito sempre nello stesso corpo, però. Roba che al gatto gli faccio un baffo! Perché oggigiorno siamo sempre alla ricerca della sintomatologia perfetta che ci faccia dire
"Lo sapevo! Sapevo di avere qualcosa, per questo dormo sempre!". Non è che forse siamo troppo stressati? Che ci spompiamo fino al midollo pur di essere in grado di fare una miriade di cose in sole 24 ore quando sappiamo bene che ce ne vorrebbero almeno 48? Non è che andiamo a dormire troppo tardi per dedicarci anche alla parte divertente della vita per poi svegliarci  all'alba, quando il dovere chiama?

Oggi, la maggior parte delle malattie hanno motivazioni riconducibili solamente allo stress, le cosiddette malattie psicosomatiche - starò vivendo ancora nel mio ventennio d'età ma già ho avuto un piccolo assaggio delle suddette. Mal di testa, perdita di capelli, ulcere e nevrosi varie...viviamo in un mondo dove siamo costantemente sotto pressione e dobbiamo capire quando è arrivato il momento per noi di darci tregua, quando arriva il momento di sentire il proprio corpo e di capire che così non possiamo proseguire e se siete giovani, anche voi dovreste farlo perché quella cosa del: "siete giovani, potete anche fare 48 ore full senza sonno che neanche ve ne accorgete" è un'emerita baggianata. Il nostro corpo ha i suoi ritmi e noi non possiamo stare là a tirare la corda perché poi è inutile che surfiamo su Google alla ricerca di una spiegazione, di un nome, di una patologia che ci spieghi perché stiamo così male, privi di forse e sempre scontrosi; anche perché - spoiler alert - Google non è un medico e non è la nostra soluzione, anche se ci troviamo nell'era di internet alcune cose non possono essere cambiate come le code dal medico di base, avete presente chi è? Quello che di solito ha orari impossibili e file chilometriche alle quali ci sottraiamo andando a lavoro con una gamba rotta pur di non stare ad aspettare o prenderci una mezza giornata di permesso; quello che contattiamo al telefono per farci scrivere le pastiglie che ci da sempre, convinti che lo farà ancora, che passiamo a ritirare la sera, se lo studio è ancora aperto.

Lo dico a me stessa per prima, prenditi cura di te.

Commenti

  1. ecco un post così avrei forse dovuto scriverlo io nella mia "carriera" da studente del 2003 in poi fino ad oggi con alcuno anni di esperienza in prima linea.
    detto questo, fai bene a pensarla così, e spero che anche i tuoi amic* la pensino così, stessa cosa vale per la gioventù contemporanea.

    se c'è una cosa errata è quella di cercare la soluzione sul web. da quello che ho potuto scoprire io, facendo a volte delle provre, ho riscontrato che scrivendo sul motore un qualsiasi sintomo (anche banale) i risultati portano tra gli altri anche patologie tumorali. per internet tutto può essere tutto, in questo caso qualsiasi sintomo può essere l'inzio di un cancro.. questa cosa è aberrante.
    non è invece così facilmente giudicabile il fatto che purtroppo ci sono persone che, affette da depressione, psicosi, doppia personalità ma anche persone sole, con brtutti precedenti, beh queste potrebbero cercare aiuto, nella migliore delle ipotesi dal web, che in fin dei conti è "gratis", nelle peggiori, le cercano dai santoni, medici/truffatori che ti vendono la loro sostanza miracolosa in tv, lettrici delle carte zodiacali, lasciando loro capitali..

    quello che descrivi tu è semplicemente la descrizione di internet, punto. la parte sporca e cattiva della medaglia.

    ottimo articolo, coscienzioso, non avevo dubbi, secondo me sei una splendida persona.

    in realtà ho imparato che le medicine quando servono servono. anche come effetto placebo per farti stare un po' meglio, essere rassicurata.
    mentre non c'è niente di più bello (a quella età probabilmente) che prendersi una serata con amic* ridere, bere una (..:P ) birra, parlare, ballare

    come sempre, fantastica! :D

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    1. Sapevo che avresti apprezzato questo tenere di articolo, visto anche il tuo lavoro :) In effetti internet per molti risulta un rifugio ed una scappaioia quando invece in alcuni casi amplifica il tutto. Magari certo una ricerca non può mai far male ma da lì all'auto diagnosi direi di non esagerare. Lo dico perché spesso sono la prima che capita nel tranello Google e con un paio di medici sopra ci siamo fatti una bella risata in proposito.
      A me i miei m'hanno dato tutto, visto che sono figlia unica hanno dato un con Concentrato di tutto su di me :p

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