La Città delle meraviglie nascoste

Di solito non sono una che prende e va in giro all'esplorazione della città  - anche se ammetto che mi piacerebbe - ma qualche giorno fa mi trovavo, come sempre quando vado a fare lo stage, a fare un giro per il centro. 

Spostandomi con i mezzi è più facile guardarsi intorno e scoprire le meraviglie che ci sono in una città del genere - Roma. Ed è capitato proprio a fagiolo, quando stavo iniziando a pensare che dopo la laurea sarebbe stato il caso di trasferirmi - quando ho iniziato a pensare che questa città inizia ad essere troppo stretta, troppo malvagia, troppo insicura, troppo problematica, troppo caotica, troppo cara e che non faccia due pesi e due misure, una città che non offre più, una città che soffre e non ce la fa - mi imbatto in queste meraviglie e non si può non rimanere estasiati, fermi e dirsi: "ma che ti stava dicendo il cervello? Sei in pazzia?  Sei nella città più bella del mondo!" 






Alcuni vicoli vivono ancora allegri, come se il tempo non fosse mai passato.


(Ho pensato che il bianco e nero donasse, rendesse più l'idea.)


Scorci simili. Sarei rimasta ore a contemplare quella piccola libreria, quelle che tanto piacciono a me. Quelle che ancora profumano di carta.


Non sono una fotografa, mi piace cimentarmi perché adoro le foto e spero di essere riuscita nel mio intento, trasmettere un po' di quello che ho visto. 
Il mio modo di vedere le cose.
Il mio modo di vedere il mondo.

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