Maledetto Faccialibro!


Ci sono quelle giornate un po' così, in cui ti lasci trasportare dalla malinconia, dai ricordi, ma di quelli belli; quelli che ti fanno venire il sorriso.
Capita che giri su faccialibro, nel profilo della tua migliore amica, quella con cui hai diviso una vita insieme, e inizi a vedere a ritroso tutte le foto. Parlano da sole, raccontano di tutti quei un po' pazzi, un po' allegri, un po' tristi, un po' così; parlano dei momenti più felici, quelli che al solo ricordi si scoppia a ridere anche se si è da soli in una stanza, anche se si sta solo guardando uno schermo. Tutto prende vita dentro di noi, le immagini si susseguono come se stessi guardando un film, ricordi le voci, i profumi, i rumori e soprattutto le emozioni. Gioia, paura, fierezza, rabbia, gelosia, si ricorda tutto in un miscuglio nel quale è facile distinguere, nel quale è facile ricordare, un miscuglio nel quale vediamo chi eravamo e la triste, o forse no, consapevolezza che siamo cresciuti, che siamo maturati, chi più chi meno, che siamo persone diverse e che per quanto belli siano, per quanto dettagliatamente possiamo ricordare quello che vediamo, che sentiamo appartiene al passato. Ed è li che ti fermi a dire: "Cavolo, ho passato davvero momenti degni di storie!".
Ci si ricorda quando si poteva uscire da soli le prime volte, le prime esperienze, i primi baci, le litigate, le prime delusioni di cuore, le prime bevute, la prima sigaretta, le prime uscite con la macchina la tua e quella della tua amica; dove si pensava di poter arrivare ovunque, dove si pensava che il mondo era tutto nostro e dovevamo solo scoprirlo.
Poi ritrovi quelle foto che, per rabbia o per troppa tristezza, avevi chiesto di cancellare perché ricordare faceva male, ricordare faceva scendere una lacrima, e invece sono ancora lì...e non sai cosa pensare, e alla fine non pensi a nulla davvero, perché a volte non pensare è addirittura meglio, è una coperta sul cuore.
Oggi ho deciso di fare questo, un tuffo nel passato, un tuffo nella memoria per non dimenticare mai niente.
Ricordare chi ero mi fa capire sempre di più chi vorrei essere, come vorrei diventare un giorno; cosa vorrei mantenere e cosa vorrei cambiare.

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