Studente della Sessione Estiva

Più vado avanti con gli studi, più mi rendo conto della rovina che è la nostra università. 
Studentessa di scienze della comunicazione che ha laboratori come di editing e scrittura suddivisi in 5 lezioni senza esame finale, senza voto ma solamente con l'idoneità data dalle firme ( 3 su 5 ).
Adesso io mi chiedo, cosa minchia ci resterà di questa roba?
Grazie al cielo ho altre attività che mi permettono di esercitarmi perché se dovessi fare affidamento su quello che faccio tra i banchi universitari...sarei fritta! ( Da dove mi escono fuori questi modi di dire anni '80? )

Comunque aprirei anche un'altra digressione a proposito della crisi dello studente durante la maledetta sessione estiva.

Ma dico, vi pare giusto che mentre un branco di novelli nullafacenti del prossimo trimestre, o i pochi fortunati lavoratori da ufficio, o comunque tutti coloro che possono permettersi la libertà nel fine settimana ci debbano sbattere in faccia ( ovviamente parlo delle bellissime foto di massa piazzate su facebook o instagram) a noi, poveri animali da macello, la loro scampagnata in spiaggia, il loro "lucertolare" al sole come se non esistesse un domani per diventare un nuovo nero d'Africa mentre noi siamo blindati tra le mura della stanza, dove a volte siamo costretti a non aprire neanche le persiane tanto per non renderci conto di cosa ci stiamo perdendo, di che clima ci sia fuori, del sole che potremmo vedere senza essere neanche sfiorati.
Che poi lo studente della sessione estiva lo riconosci, perché si è no diventa un vampiro in questa stagione: è bianco come un cencio che neanche quando si fanno le analisi del sangue, quando tutti fuori iniziano ad avere il colore dell'olio in padella, ed esce, se può permetterselo, solamente la notte.
Quel povero disgraziato che brama la libertà,  gli si legge negli occhi, ma nulla può contro il peso dei libri, della cultura e di un futuro ipotetico e alquanto precario.
Diventiamo così noi poveri studenti universitari,  noi smangiucchiamo un gelato all'ombra dei nostri libri tanto perché vogliamo ricordare a noi stessi che l'estate è alle porte e non ce la potremmo godere, non prima di agosto almeno.

Siate clementi.

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